Doomscrolling: scopri perché non riesci a staccarti dalle notizie di guerra (e come riprendere il controllo)

Perché Non Riusciamo a Sm smetterla con le Notizie sulla Guerra (Anche se Ci Fanno Star Male)

Iran, Israele, Ucraina, Gaza: ogni nuova escalation internazionale finisce inevitabilmente nei nostri smartphone. Scrolliamo, leggiamo, aggiorniamo compulsivamente. Eppure, appena chiudiamo l’app di news, ci sentiamo peggio. Perché continuiamo a cercare le notizie di guerra, anche quando ci angosciano? Questo comportamento ha spiegazioni profonde nella nostra mente, ed è più comune di quanto si pensi.

Il Paradosso delle Breaking News: Informati ma Esauriti

Nei periodi di crisi globale, milioni di utenti si ritrovano prigionieri di un loop informativo da cui sembra impossibile uscire. Basta una notifica, e di colpo si riattiva il ciclo: ansia, aggiornamenti, altre notizie. Questo fenomeno è stato definito “doomscrolling” – lo scorrere ossessivo di notizie negative, un’abitudine che molte ricerche collegano direttamente a un aumento dell’ansia e dello stress.

Anche se siamo consapevoli che ci fanno male, non riusciamo a farne a meno. E non è solo una questione di internet: è questione di cervello. Numerosi esperti in psicologia dei media spiegano che il nostro attaccamento alle breaking news, soprattutto in temi drammatici come la guerra, è il risultato di più meccanismi mentali che lavorano insieme.

Perché Non Riusciamo a Smettere di Controllare le Notizie

Tre principali dinamiche spiegano questa sorta di dipendenza dall’informazione negativa:

  • Illusione di controllo: Seguire costantemente le news ci dà l’illusione di stare “facendo qualcosa”. Anche se non possiamo cambiare gli eventi globali, sapere tutto ci fa sentire meno impotenti.
  • Bias della negatività: Il nostro cervello è programmato per reagire più intensamente ai pericoli. Le notizie negative attivano meccanismi di sopravvivenza, rendendole più attraenti (anche se tossiche).
  • FOMO (Fear Of Missing Out): Nessuno vuole perdersi “l’annuncio importante”. In tempi incerti, questa paura si amplifica, spingendo a controllare le news anche più volte l’ora.

Il Prezzo Mentale delle News 24/7

Un’esposizione costante agli aggiornamenti su conflitti e disastri può avere un impatto profondo sul nostro benessere. Diversi studi lo confermano: l’eccesso di notizie sensazionalistiche è collegato all’aumento del cortisolo, l’ormone dello stress, e a un peggioramento della qualità del sonno e dell’umore.

I sintomi più comuni che emergono nei casi di sovraesposizione alle notizie traumatiche includono:

  • Disturbi del sonno e stanchezza cronica
  • Irritabilità e ansia diffusa
  • Difficoltà di concentrazione
  • Sensazione di impotenza o tristezza profonda

Strategie per un Consumo Consapevole delle Notizie

Non si tratta di disinteressarsi al mondo, ma di proteggere il proprio equilibrio mentale. Esistono tecniche efficaci per vivere un’informazione più sana, senza rinunciare al diritto di sapere cosa succede.

Time boxing: mettere limiti (veri) alle notizie

Scegli due momenti della giornata per aggiornarti e imposta un timer: ad esempio, 20 minuti al mattino e 20 alla sera. Questo approccio ti permette di restare informato senza essere travolto dall’ansia del monitoraggio continuo. Concentrarti su fonti che aggregano i principali avvenimenti, riducendo le aperture compulsive.

Curare il proprio feed come si cura la dieta

Anche l’informazione è una forma di nutrimento mentale. Scegliere con cura le fonti, limitare l’uso dei social per informarsi e alternare contenuti pesanti con altri più leggeri è essenziale. Non tutto il mondo è in crisi, e ogni tanto vale la pena ricordarselo.

Cosa Possiamo Imparare da Chi Si Disconnette Meglio

Ci sono Paesi in cui il rapporto con le notizie è più equilibrato. In Danimarca, ad esempio, molte famiglie adottano routine di “pausa informativa” durante la settimana. A tavola, niente smartphone. In camera da letto, solo libri. Queste abitudini aiutano a ridurre drasticamente il carico emotivo legato al sovraconsumo di news, creando spazi mentali liberi dai conflitti mondiali.

Ritrovare la Calma in un Mondo Ipermediatico

L’informazione dovrebbe aiutarci a capire, non spingerci al limite. Conoscere i meccanismi mentali che ci incatenano alle breaking news è il primo passo per liberarsene. Limitare il tempo trascorso sui notiziari, filtrare le fonti e prendersi pause rigenerative non significa ignorare ciò che accade: significa restare umani in un mondo che corre troppo in fretta.

La prossima volta che senti l’impulso di aggiornare il feed, chiediti: sto cercando chiarezza o sto solo inseguendo l’ansia? A volte, la risposta più sana è quella che ti permette di spegnere lo schermo e respirare di nuovo.

Perché controlli sempre le notizie anche se ti agitano?
Mi sento più preparato
Ho paura di perdermi qualcosa
Non riesco a farne a meno
Mi fa sentire in controllo

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